Tph Bugiardino

Il farmaco Tph è un farmaco di classe C, Il principio attivo del Tph è Aminoacidi   il prezzo rilevato per la vendita di questo farmaco è di circa 10,49€ a confezione.

Scheda Tecnica Tph

TPH è indicata per il supporto nutrizionale dei neonati (compresi quelli con basso
peso alla nascita) e nei bambini piccoli che richiedono la NPT per infusione centrale o periferica. La nutrizione parenterale con TPH previene le perdite di peso e di azoto e tratta il bilancio azotato negativo nei neonati e nei bambini piccoli dove:
1) Il tratto alimentare per via orale, per gastrostomia, o per digiunostomia, non può o non deve essere usato, o un’adeguata assunzione proteica non è fattibile tramite queste vie;
2) l’assorbimento gastrointestinale delle proteine è impedito;
3) il fabbisogno proteico è sostanzialmente aumentato come nel caso di ustioni
estese

Controindicazioni Tph

La specialità medicinale TPH è controindicata nei pazienti con anuria, coma epatico,
anormalità congenite del metabolismo degli aminoacidi quali la malattia dell’urina
sciropposa e la acidemia isovalerica, oppure nelle ipersensibilità ad uno o più
aminoacidi presenti nella soluzione.


Confezioni
Tph 1 flacone EV 100 ml 6%
Farmaci Equivalenti
Ditta Produttrice
Baxter Spa

Tph Somministrazione

TPH
Soluzione per infusione
COMPOSIZIONE
1000 ml di soluzione contengono:
Principi Attivi
Aminoacidi essenziali Aminoacidi non essenziali
L-Fenilalanina g 2,9 L-Alanina g 3,2
L-Isoleucina g 4,9 L-Arginina g 7,3
L-Leucina g 8,4 L-Prolina g 4,1
L-Lisina (*) g 4,9 L-Serina g 2,3
L-Metionina g 2,0 Glicina g 2,2
L-Treonina g 2,5 Acido L-aspartico g 1,9
L-Triptofano g 1,2 Acido glutammico g 3,0
L-Valina g 4,7
L-Istidina g 2,9
L-Cisteina.HCI.H2O g 0,2
Taurina g 0,15
L-Tirosina (**) g 1,4
(*) Aggiunta come Lisina acetato 6,9 g/l. Non si dispone di evidenze certe che, nelle
condizioni di nutrizione parenterale, l’acetato proveniente dalla lisina acetato e
dall’acido acetico sia precursore del bicarbonato.
(**) Come L-Tirosina g 0,4 e N-acetil-Tirosina g 1,2
Eccipienti
Sodio metabisolfito espresso come SO2 < g 1,0
Acqua per preparazioni iniettabili: q.b. a 1000 ml
pH 5-7 con Acido Acetico
Concentrazione di elettroliti (mEq/l )
Sodio 5
Acetati (da ac.acetico e lisina acetato) 55
Cloruri < 3
Aminoacidi totali (g/l) 60
Azoto totale (g/l) 9,30
Equivalente proteico (g/l) 58
Osmolarità calcolata (mOsm/l) 525


Dosaggi Tph

L’obiettivo del trattamento nutrizionale dei neonati e dei bambini piccoli è fornire un sufficiente supporto aminoacidico e calorico per la sintesi proteica e per la crescita.
La dose giornaliera totale di TPH dipende dal fabbisogno proteico giornaliero e dalla risposta clinica e metabolica del paziente.
La determinazione del bilancio azotato ed il controllo accurato giornaliero del peso
corporeo e del bilancio dei liquidi sono metodi di elezione per stabilire il fabbisogno
individuale di proteine. L’assunzione liquida giornaliera totale deve essere adatta
all’età e alla corporatura del paziente.
Neonati e bambini fino a 10 Kg
Nella letteratura, si raccomandano nei neonati da 2 a 4 g di proteine per Kg di peso
corporeo al giorno (2,0-4,0 g/Kg/die) per neonati e bambini fino a 10 Kg. Dosi
giornaliere di circa 125 ml/Kg di peso corporeo sono appropriate per la maggior parte
dei neonati sottoposti a NPT.
Bambini superiori ai 10 Kg
Per i bambini di peso superiore a 10 Kg, la dose di aminoacidi comprende i 20-25
g/die per i primi 10 Kg di peso corporeo, più 1,0-1,25 g/die per ogni Kg di peso
corporeo in più dei 10 Kg.
Normalmente, TPH viene miscelata con soluzioni ipertoniche di glucosio, integrato da
elettroliti e vitamine, e somministrato continuamente nell’arco delle 24 ore.
Sebbene il fabbisogno di azoto possa essere maggiore nei pazienti gravemente
ipercatabolici o depleti, la fornitura di ulteriore azoto può non essere possibile a causa
dei limiti di assunzione dei liquidi, dell’azoto, o per intolleranza al glucosio.
La cisteina è considerata un aminoacido essenziale nei neonati e nei bambini piccoli.
E’ quindi raccomandabile addizionare cisteina cloridrato alla soluzione per NTP: 1,0
mmole di L-cisteina cloridrato monoidrato/Kg/die.
In alcuni pazienti la fornitura di adeguate calorie sotto forma di glucosio ipertonico
può richiedere la somministrazione di insulina esogena per prevenire l’iperglicemia e
la glicosuria.
Quando le soluzioni di glucosio ipertonico vengono interrotte improvvisamente, per
prevenire l’ipoglicemia bisogna somministrare una soluzione contenente glucosio al
5%.
Per un’utilizzazione ottimale degli amminoacidi, è necessario fornire sufficienti
elettroliti intracellulari, principalmenmte potassio, magnesio e fosfato.
Si debbono somministrare anche quantità sufficienti dei maggiori elettroliti
extracellulari, sodio, calcio e cloruro.
Nei pazienti ipercloremici o colpiti da altri tipi di acidosi metabolica, il sodio ed il
potassio vanno aggiunti come acetati o lattati, per fornire precursori del bicarbonato.


Effetti Tph

Le reazioni riferite negli studi clinici
come risultato della somministrazione delle soluzioni parenterali sono state: aumento
di peso liquido, edema, aumento del BUN e leggera acidosi.
Reazioni eventualmente causate dalla soluzione o dalla tecnica di somministrazione
sono: risposta febbrile, infezione della zona di iniezione, trombosi venosa o flebite,
travaso ed ipervolemia.
Le reazioni locali che possono manifestarsi nel punto di iniezione a causa della
somministrazione della soluzione di aminoacidi in vena periferica, specialmente se
nello stesso punto di iniezione si somministrano anche altri farmaci, sono: sensazione
di calore, eritema, flebite e trombosi. Sono stati notati pure arrossamenti
generalizzati, febbre e nausea.
Tali sintomi possono essere conseguenti ad un eccesso o deficit di uno o più ioni
presenti nella soluzione; è pertanto necessario eseguire un monitoraggio frequente
delle concentrazioni degli elettroliti.
Se durante l’infusione nelle vene periferiche risulta necessario somministrare
elettroliti supplementari, è consigliabile che le eventuali additivazioni vengano
somministrate durante tutta la giornata onde evitare una possibile irritazione venosa.
L’additivazione di farmaci che possono dare irritazione, direttamente nella soluzione
di aminoacidi, va evitata; tali farmaci possono essere somministrati al paziente
iniettandoli in una zona diversa.
Una carenza di fosforo può danneggiare l’ossigenazione dei tessuti e causare anemia
emolitica acuta. Un eccessivo apporto di fosforo in presenza di calcio può far
precipitare l’ipocalcemia con crampi, tetania e ipereccitabilità muscolare.
In presenza di una qualsiasi reazione, sospendere la somministrazione della soluzione,
riesaminare le condizioni del paziente, istituire appropriate contromisure terapeutiche
e, se ritenuto necessario, conservare la soluzione rimasta per controlli.
Si invita il paziente a comunicare al proprio medico o farmacista qualsiasi effetto
indesiderato diverso da quelli sopra indicati.


Tph in Gravidanza

Non pertinente.