Dermaflogil Bugiardino

Il farmaco Dermaflogil è un farmaco di classe C, Il principio attivo del Dermaflogil è Diflucortolone Valerato/Kanamicina Solfato   il prezzo rilevato per la vendita di questo farmaco è di circa 11€ a confezione.

Scheda Tecnica Dermaflogil

DERMAFLOGIL è indicato per il tratamento di affezioni flogistiche della cute o del derma, di origine allergica, batterica, micotica o mista, in fase acuta o cronica,
sensibili ai corticosteroidi.
Dermatiti varie (eczema, dermatite da contatto, eczema volgare,
eczema nummulare, eczema anale, eczema seborroico, eczema dei
bambini, eczema disidrosico, psoriasi, piodermiti, follicoliti,
epidermodermiti, impetigine, ustioni) accompagnate da sovrinfezioni o con immediato rischio di sovrinfezione.

Controindicazioni Dermaflogil

DERMAFLOGIL è controindicato in caso di ipersensibilità nota ed accertata verso uno o più componenti della
specialità.
L'impiego del preparato è controindicato quando siano presenti
processi di tubercolosi cutanea e/o virosi, pustole vacciniche da
vaiolo e da varicella, herpes, acne rosacea, ulcere cutanee.


Confezioni
Dermaflogil crema derm 30 g
Farmaci Equivalenti
Ditta Produttrice
Nuovo Consorzio Sanit.naz. Srl

Dermaflogil Somministrazione

DERMAFLOGIL crema per uso dermatologico.
100 grammi di crema contengono:
principi attivi:
Kanamicina solfato g 3
Diflucortolone valerato g 0,10
eccipienti:
Estere poliglicolico di acidi grassi (Xalifin-15-Vevy); Lidocaina
cloridrato; Disodio edetato; Metile p-idrossibenzoato; Essenza
limone; Acqua depurata.


Dosaggi Dermaflogil

Secondo prescrizione medica; applicazioni locali sulla zona
interessata 2-4 volte al giorno.
Con il migliorare dei sintomi, le applicazioni di DERMAFLOGIL verranno
opportunamente ridotte, secondo giudizio del medico.
Spalmare la crema, in strato sottile, sulla zona da trattare;
frizionare leggermente.
In casi particolari, resistenti alla terapia, individuati dal
medico, si potrà procedere al bendaggio occlusivo.
A tal fine, verrà impiegata una pellicola impermeabile che coprirà
tutta la zona interessata e verrà opportunamente fissata alla cute
su zone sane.
La durata di questo tipo di trattamento dovrà essere, di volta in
volta, stabilita dal medico curante: di norma, comunque non deve
superare i due giorni, al fine di escludere la possibilità di
alterazioni dell'omeostasi. Il bendaggio occlusivo potrà essere,
eventualmente, ripetuto. E' tuttavia da sconsigliare nei casi in
cui sia accertato, o in via di accertamento, un processo
infettivo. Nel caso in cui si presenti la necessità di procedere
al trattamento su zone estese, sarà opportuno procedere alla
determinazione di aree ridotte da trattare, una alla volta, in
tempi successivi.


Effetti Dermaflogil

Gli effetti collaterali o sistemici sono assai rari a causa dei
bassi dosaggi di DERMAFLOGIL impiegati. La loro comparsa, tuttavia, può essere
favorita dalla terapia occlusiva o quando vengano trattate zone
cutanee estese con dosi elevate o per periodi di tempo prolungati.
Si tratta in questi casi, dei disturbi classici della cortico o
antibiotico terapia, in forma lieve e reversibile.
Localmente, possono manifestarsi senso di bruciore, irritazione,
secchezza della cute, follicoliti, eruzioni acneiche, ipertricosi,
ipopigmentazione, atrofia cutanea.
La comparsa delle sopraelencate reazioni, richiede l’interruzione
del trattamento e, ove del caso, l'istituzione di idonea terapia.
Altrettanto dicasi in caso di sviluppo di microrganismi non
sensibili, compresi i funghi, il che può determinarsi a seguito
dell’uso prolungato dell’antibiotico. L’uso eccessivo del
prodotto, per durata del trattamento, o per estensione delle zone
trattate, può determinare fenomeni generali di assorbimento
sistemico (sindrome di Cushing, inibizione dell'asse ipofisi -
surrene ) specialmente in soggetti con insufficienza renale.
Qualsiasi effetto indesiderato non descritto nel presente foglio
illustrativo deve essere tempestivamente comunicato al Medico
curante.


Dermaflogil in Gravidanza

L'applicazione cutanea di corticosteroidi ad animali da
laboratorio in corso di gravidanza, può indurre la comparsa di
malformazioni fetali.
La correlabilità di tali referti all'impiego in terapia umana, non
è dimostrata.
Tuttavia, nel primo trimestre di gravidanza, è opportuno non
impiegare preparati corticosteroidei per impiego locale in elevate
quantità o per lunghi periodi, limitandosi ai casi di effettiva
necessità, sotto il diretto controllo del medico.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.