Oprymea Bugiardino
Il farmaco Oprymea è un farmaco di classe A, Il principio attivo del Oprymea è Pramipexolo il prezzo rilevato per la vendita di questo farmaco è di circa 5€ a confezione.
Scheda Tecnica Oprymea
Oprymea è indicato nel trattamento sintomatologico della malattia di Parkinson idiopatica, da solo
(senza levodopa) o in associazione con levodopa, cioè nel corso della malattia, in fase avanzata
quando l'effetto della levodopa svanisce o diventa discontinuo ed insorgono fluttuazioni dell'effetto
terapeutico (fluttuazioni di fine dose o "on/off").
Controindicazioni Oprymea
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
- Confezioni
- Oprymea 30 compresse 0,18 mg
- Farmaci Equivalenti
- Pramipexolo 0,18mg 30 Unita' Uso Orale
- Pramipexolo 0,7mg 30 Unita' Uso Orale
- Ditta Produttrice
- Krka Farmaceutici Milano Srl
Oprymea Somministrazione
Compressa per uso orale.
Dosaggi Oprymea
Posologia
Malattia di Parkinson
Il dosaggio giornaliero è somministrato 3 volte al giorno in dosi uguali.
Trattamento iniziale
I dosaggi devono essere aumentati gradualmente iniziando da 0,264 mg di base (0,375 mg di sale) al
giorno e poi incrementati ogni 5-7 giorni. Per ciascun paziente è necessario incrementare gradualmente
il dosaggio fino al raggiungimento del massimo beneficio terapeutico, purché non compaiano effetti
indesiderati gravi.Se è necessario un ulteriore incremento della dose, la dose giornaliera può essere aumentata di 0,54 mg
(0,75 mg di sale) ad intervalli settimanali fino ad una dose massima di 3,3 mg di base (4,5 mg di sale)
al giorno.
Comunque, si rende noto che i casi di sonnolenza sono più frequenti a dosi superiori a 1,5 mg/die.
Effetti Oprymea
Sogni anomali, sintomi comportamentali di disturbi del controllo
degli impulsi e compulsioni; stato confusionale, allucinazioni,
insonnia, cefalea, alterazioni della vista inclusa diplopia, vista sfuocata e acutezza visiva ridotta.
Oprymea in Gravidanza
Non sono stati studiati nella donna gli effetti sulla gravidanza e l'allattamento. Il pramipexolo non si è
dimostrato teratogeno nel ratto e nel coniglio, ma è risultato embriotossico nel ratto a dosaggi tossici
per la madre. Oprymea non deve essere utilizzato durante la gravidanza tranne
che sia chiaramente necessario, cioè solo se i potenziali benefici giustificano i potenziali rischi per il
feto.