Liderclox Bugiardino

Il farmaco Liderclox è un farmaco di classe A, Il principio attivo del Liderclox è Flucloxacillina   il prezzo rilevato per la vendita di questo farmaco è di circa 10,69€ a confezione.

Scheda Tecnica Liderclox

Il prodotto è somministrabile in tutte le infezioni sostenute da batteri sensibili alla
Flucloxacillina. La Flucloxacillina, esercitando un’azione di blocco sulle beta-lattamasi,
potenzia l’azione di altre penicilline semisintetiche ad ampio spettro d’azione, quali
l’Ampicillina, etc.
Le infezioni sono, pertanto, quelle gravi a carico di vari organi ed apparati.

Controindicazioni Liderclox

Ipersensibilità verso la flucloxacillina o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista
chimico, in particolare penicilline e cefalosporine. Ipersensibilità verso altri componenti del
prodotto.
LIDERCLOX è controindicato in pazienti con precedente storia di disfunzione epatica /ittero
associato a flucloxacillina.
Generalmente controindicato in gravidanza (vedere anche “Gravidanza e allattamento”).


Confezioni
Liderclox 12 compresse 1 g
Farmaci Equivalenti
Flucloxacillina 1.000mg 12 Unita' Uso Orale
Ditta Produttrice
Farma Group Srl

Liderclox Somministrazione

Compresse per uso orale.


Dosaggi Liderclox

Adulti: una compressa ogni 6-8 ore, secondo giudizio medico.
Bambini (8-14 anni): mezza compressa ogni 8 ore, secondo giudizio medico.
Per ottenere un tasso sierico massimo si raccomanda di prendere LIDERCLOX mezz’ora prima
dei pasti, perché la presenza di cibo nello stomaco riduce l’assorbimento del farmaco. In caso
di gravi disturbi gastro-intestinali con vomito e/o diarrea, non è garantito un sufficiente
assorbimento delle compresse.


Effetti Liderclox

Le eventuali reazioni sfavorevoli con l’impiego delle penicilline in genere, sono essenzialmente
limitate ai sopra accennati fenomeni di ipersensibilità soggettiva, quali: eruzioni cutanee tipo
eritema multiforme o maculo-papuloso, prurito, orticaria.
In via eccezionale, a seguito di somministrazione parenterale, possono insorgere fenomeni
anafilattici di grado notevole. In tali casi il trattamento va interrotto e si devono instaurare le
opportune misure di emergenza (vedere alle “Speciali Avvertenze e precauzioni per l’uso”).
L’insorgenza di tali effetti indesiderati è più frequente in soggetti con una storia di
ipersensibilità verso allergeni multipli, “febbre da fieno”, orticaria.
Più raramente possono essere osservati altri effetti indesiderati:
apparato gastro-intestinale: glossite, stomatite, nausea, vomito, diarrea, dolore epigastrico,
flatulenza, anoressia Le eventuali reazioni sfavorevoli con l’impiego delle penicilline in genere, sono essenzialmente
limitate ai sopra accennati fenomeni di ipersensibilità soggettiva, quali: eruzioni cutanee tipo
eritema multiforme o maculo-papuloso, prurito, orticaria.
In via eccezionale, a seguito di somministrazione parenterale, possono insorgere fenomeni
anafilattici di grado notevole. In tali casi il trattamento va interrotto e si devono instaurare le
opportune misure di emergenza (vedere alle “Speciali Avvertenze e precauzioni per l’uso”).
L’insorgenza di tali effetti indesiderati è più frequente in soggetti con una storia di
ipersensibilità verso allergeni multipli, “febbre da fieno”, orticaria.
Più raramente possono essere osservati altri effetti indesiderati:
apparato gastro-intestinale: glossite, stomatite, nausea, vomito, diarrea, dolore epigastrico,
flatulenza, anoressia L’eventuale comparsa di diarrea grave e prolungata, seppure rara, deve far pensare ad una
possibile insorgenza di colite pseudomembranosa.


Liderclox in Gravidanza

Gravidanza: sebbene gli studi sulla riproduzione condotti sugli animali non abbiano dimostrato
alcun effetto di tossicità fetale, il rischio di effetti dannosi per il feto stesso a seguito di
somministrazione di flucloxacillina non può essere escluso; pertanto l’uso di LIDERCLOX in
gravidanza è da riservarsi al giudizio del medico in casi di effettiva necessità.
Allattamento: poiché LIDERCLOX passa nel latte materno, per le pazienti che allattano
occorre decidere se rinunciare a nutrire al seno il lattante ed iniziare il trattamento o, viceversa,
proseguire l’allattamento evitando la somministrazione del medicinale.