Ibet Bugiardino

Il farmaco Ibet è un farmaco di classe A, Il principio attivo del Ibet è Betametasone   il prezzo rilevato per la vendita di questo farmaco è di circa 2,3€ a confezione.

Scheda Tecnica Ibet

Shock (shock chirurgico e traumatico, degli ustionati); gravi reazioni anafilattiche ed allergiche
(edema laringeo, allergie a medicamenti, allergie post-trasfusionali); stato di male asmatico;
edema celebrale; infarto del miocardio; empatie in fase di rapida acutizzazione; crisi di
insufficienza surrenalica acuta in pazienti con sindrome di Waterhouse-Friderichsen, morbo di
Addison, morbo di Simmonds, surrenectomizzati e surrenosoppressi da prolungata terapia
corticosteroidea; lesioni dei tessuti molli quali gomito del tennista e periartrite dell’articolazione
della spalla (iniezione locale).
IBET 1,5 mg/2 ml soluzione iniettabile e IBET 4 mg/2 ml soluzione iniettabile non sostituiscono
le altre forme di terapia dello shock e dello stato di male asmatico, ma possono notevolmente
incrementarne l’efficacia.
Sostituzione della terapia orale: tutte le indicazioni di un trattamento corticosteroideo nei casi
in cui per condizioni particolari del paziente (vomito, diarrea persistente, chirurgia maxillofacciale)
non sia possibile ricorrere alla via orale.

Controindicazioni Ibet

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Questo medicinale contiene
sodio metabisolfito come conservante e pertanto non deve essere usato per trattare pazientin
con nota ipersensibilità nota ai bisolfiti e metabisolfiti.
Infezioni sistemiche, qualora non venga attuata specifica terapia antinfettiva.
Immunizzazione con virus attenuati; altri procedimenti immunizzanti non vanno intrapresi in
pazienti che ricevono glicocorticoidi, specialmente ad alte dosi, a causa di possibili rischi di
complicazioni neurologiche e di insufficiente risposta anticorpale.
IBET soluzione iniettabile non va iniettato direttamente nei tendini.
Generalmente controindicato in gravidanza e durante l’allattamento (vedi paragrafo
“Gravidanza e allattamento”)


Confezioni
Ibet 3 fiale 2 ml 4 mg/2 ml
Farmaci Equivalenti
Betametasone 1,5mg 6 Unita' Uso Parenterale
Betametasone 4mg 3 Unita' Uso Parenterale
Ditta Produttrice
Bf Research Srl

Ibet Somministrazione

Soluzione iniettabile.


Dosaggi Ibet

La terapia corticosteroidea iniettiva per via generale va effettuata a dosaggi adeguati alla
gravità del quadro morboso e alla risposta individuale dei pazienti. La dose usuale varia da mg
1,5 a mg 4 per volta e va ripetuta, secondo necessità, fino a ottenere la risposta desiderata. Le
dosi possono, in determinati casi, raggiungere 10-15 mg o più, in un’unica iniezione: tale
dosaggio può essere ripetuto per 3-4 volte nelle 24 ore.
Questo medicinale può essere somministrato per via intramuscolare, per via endovenosa in
bolo, o se necessario, per infusione addizionato direttamente ai normali liquidi infusionali.


Effetti Ibet

In corso di terapia con cortisonici, specie per trattamenti intensi e prolungati, possono
manifestarsi alcuni tra i seguenti effetti:
· alterazioni del bilancio idro-elettrolitico, soprattutto ipokaliemia, che raramente ed in pazienti
particolarmente predisposti, possono arrivare all’ipertensione ed alla insufficienza cardiaca
congestizia;
· alterazioni muscoloscheletriche, quali osteoporosi, osteonecrosi asettica, in particolare alla
testa del femore, miopatie, fragilità ossea;
· complicazioni a carico dell’apparato gastro-intestinale che possono arrivare fino alla
comparsa o all’attivazione di ulcera peptica;
· alterazioni cutanee quali ritardi nei processi di cicatrizzazione; assottigliamento e fragilità
della cute;
· alterazioni neurologiche quali vertigini, cefalea e aumento della pressione endocranica,
instabilità psichica;
· disendocrinie quali irregolarità mestruali, segni di ipercoticismo, aspetto similcushingoide,
disturbi della crescita nei bambini.


Ibet in Gravidanza

Nelle donne in stato di gravidanza il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità,
sotto il diretto controllo del medico.
In gravidanza è stata osservata una depressione dei livelli ormonali, ma il significato di questo
reperto non è chiaro.
Deve essere valutata l’opportunità dell’alimentazione al seno da parte di pazienti sottoposte a
trattamento con dosaggi elevati; ciò in quanto i corticosteroidi vengono secreti nel latte
materno.