Cortone Acetato Bugiardino

Il farmaco Cortone Acetato è un farmaco di classe A, Il principio attivo del Cortone Acetato è Cortisone   il prezzo rilevato per la vendita di questo farmaco è di circa 7,69€ a confezione.

Scheda Tecnica Cortone Acetato

Trattamento delle affezioni di interesse reumatologico come terapia aggiuntiva per la somministrazione a
breve termine (per far superare al paziente un episodio acuto o una riacutizzazione) in artrite
reumatoide (casi particolari possono richiedere una terapia di mantenimento a basse dosi),
tenosinoviti acute non specifiche, borsiti acute e subacute, artrite gottosa acuta.
Malattie del collageno: durante una riacutizzazione o come terapia di mantenimento in casi
particolari di lupus eritematosus sistemico, cardite reumatica acuta.
Affezioni dermatologiche: pemfigo.
Forme allergiche: (per controllare condizioni allergiche gravi o debilitanti non trattabili in
maniera convenzionale): asma bronchiale, dermatite da contatto, dermatite atopica.
Malattie oftalmiche: processi infiammatori ed allergici cronici ed acuti gravi che
coinvolgono l’occhio ed i suoi annessi.
Neoplasie (solo a scopo palliativo): leucemia e linfomi negli adulti, leucemia acuta
nell’infanzia

Controindicazioni Cortone Acetato

Tubercolosi, ulcera gastro-duodenale, psicosi, infezioni micotiche sistemiche, herpes oculare
simplex, anastomosi intestinali recenti.
Sebbene la tubercolosi, le anastomosi intestinali recenti e l’herpes simplex dell’occhio siano
controindicazioni quasi assolute, l’uso del cortisone acetato è giustificato qualora si trattasse
di una malattia minacciante la vita, o la vista, che sia suscettibile alla terapia con questo
ormone.
Ipersensibilità a questo farmaco.


Confezioni
Cortone Acetato 20 compresse 25 mg
Farmaci Equivalenti
Cortisone Acetato 25mg 20 Unita' Uso Orale
Ditta Produttrice
Teofarma Srl

Cortone Acetato Somministrazione

Compresse per uso orale.


Dosaggi Cortone Acetato

La posologia non dipende tanto dalla diagnosi specifica, quanto dalla gravità, dalla prognosi,
dalla durata prevedibile della malattia e dalla risposta individuale. Le posologie seguenti,
basate sulla esperienza clinica, possono servire di orientamento al medico ed essere adeguate
al caso singolo a parere del medico.
Le compresse devono essere somministrate ripartite in 2-4 dosi al giorno.

Dose di attacco: 80-100 mg al giorno finché non si ottiene risposta soddisfacente; di solito
per 1 o 2 settimane.
Dose di mantenimento: ridurre gradualmente la dose di attacco di 5-15 mg ogni 4-5 giorni
finché si raggiunga la minima dose adatta di mantenimento giornaliero: di solito 50-75 mg.
Asma stagionale grave, malattie oculari acute circoscritte ed altre forme morbose
circoscritte.
Primo giorno: 200-300 mg; secondo giorno: 100-200 mg; terzo giorno: 100 mg.
In seguito ridurre gradualmente e infine sospendere. Nei processi infettivi dell’occhio
associare terapia antibiotica.


Effetti Cortone Acetato

Disturbi idroelettrolitici: ritenzione di Na, ritenzione di liquidi, insufficienza cardiaca
congestizia in pazienti predisposti, perdita di K con conseguente alcalosi ipokaliemica.
Ipertensione con insufficienza cardiaca congestizia.
Disturbi osteomuscolari: miopatia da steroidi, ipotrofia delle masse muscolari, osteoporosi
con possibili fratture patologiche delle ossa lunghe, rotture tendinee, necrosi asettica della
testa del femore e dell’omero.
Disturbi gastrointestinali: esofagite ulcerativa, pancreatite, ulcera peptica con possibile
perforazione ed emorragia, perforazione del piccolo e del grosso intestino, particolarmente
in pazienti con patologia intestinale di tipo infiammatorio, distensione addominale.
Disturbi dermatologici: cicatrizzazione difficoltosa, distrofie cutanee, petecchie ed
ecchimosi, eritema, possono essere soppresse le reazioni e i test cutanei, altre reazioni
cutanee, tipo dermatite allergica, orticaria, edema angioneurotico.
Disturbi neurologici: convulsioni, aumento della pressione endocranica con papilledema
(pseudotumore cerebrale) di solito dopo trattamento, vertigini, mal di testa.


Cortone Acetato in Gravidanza

Non essendo ancora disponibili studi adeguati sui corticosteroidi in relazione alla
riproduzione umana, l’impiego di questi farmaci in donne in gravidanza, nelle madri che
allattano o nelle donne in età feconda richiede che vengano accuratamente vagliati i possibili
rischi e vantaggi derivati dal farmaco per la madre e per il feto. I bambini nati da madri che
in corso di gravidanza siano state trattate con dosi considerevoli di corticosteroidi
dovrebbero essere sottoposti ad accurati controlli atti ad accertare eventuali segni di
iposurrenalismo. I corticosteroidi si ritrovano nel latte materno e potrebbero impedire la
crescita, interferire con la produzione di corticosteroidi endogeni, o causare altri effetti
indesiderati. Le donne che prendono dosi farmacologiche di corticosteroidi non dovrebbero
allattare.