Cardiolite Bugiardino

Il farmaco Cardiolite è un farmaco di classe H, Il principio attivo del Cardiolite è Tetrakis Cu tetrafluoroborato/cloruro stannoso diidrato/levocisteina cloridrato monoidrato   il prezzo rilevato per la vendita di questo farmaco è di circa -€ a confezione.

Scheda Tecnica Cardiolite

Medicinale solo per uso diagnostico.

Dopo ricostituzione con una soluzione di Sodio Pertecnetato [99m Tc], CARDIOLITE può essere usato per via endovenosa nelle seguenti indicazioni:

diagnosi strumentale della patologia ischemica del miocardio;

diagnosi strumentale e localizzazione di infarto del miocardio;

valutazione della funzione globale ventricolare con tecnica di primo passaggio (per la determinazione della frazione di eiezione e/o della cinesi parietale biventricolare);

supporto per la diagnosi di malignità in pazienti con sospetto cancro della mammella.

supporto diagnostico per lo studio di pazienti con iperparatiroidismo anche recidivante o persistente.

Controindicazioni Cardiolite

Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Gravidanza e allattamento .

Generalmente controindicato nei soggetti di età inferiore a 18 anni


Confezioni
Cardiolite 5 flaconi 5 ml
Farmaci Equivalenti
Tetrakis Rame Tetrafluoroborato+cloruro Stannoso+levocisteina 5ml 5 Unita' Uso Parenterale
Ditta Produttrice
Lantheus Mi Uk Ltd

Cardiolite Somministrazione

Polvere per soluzione iniettabile. USO PARENTERALE


Dosaggi Cardiolite

La fiala è ricostituita con un massimo di 11,1 GBq (300 mCi) di Sodio Pertecnetato (99m Tc) preparazione iniettabile Ph. Eur., priva di sostanze ossidanti, in un volume di 1-3 ml. Controllare la purezza radiochimica, prima della somministrazione al paziente.

Di seguito sono riportate le dosi consigliate per singola iniezione endovenosa per un paziente medio (70 kg).

Per la diagnosi della patologia ischemica ed infartuale del miocardio: 185-740 MBq (5-20 mCi).


Effetti Cardiolite

Alcuni casi di temporaneo mal di testa, vampate, edema, infiammazione sul punto dell’iniezione, dispepsia, nausea, vomito, prurito, rash, orticaria, secchezza della bocca, febbre, vertigini, affaticamento, angioedema, dispnea e ipotensione sono stati attribuiti alla somministrazione del prodotto. Ci sono anche state alcune segnalazioni molto rare (


Cardiolite in Gravidanza

ualora si presenti la necessità di somministrare farmaci radioattivi a donne in età fertile, è necessario prendere informazioni circa una eventuale gravidanza. Le donne nelle quali non si è verificata la mestruazione devono essere considerate in stato di gravidanza a meno di accertamenti che la escludano. Là dove esiste incertezza, l’esposizione alle radiazioni deve essere la più bassa possibile compatibilmente con l’ottenimento dell’informazione clinica desiderata. Devono essere tenute in considerazione tecniche alternative, che non comportano l’uso di radiazioni ionizzanti.

La dose stimata per l’utero, dopo un’iniezione a riposo di 740 MBq, è di 5,8 mGy. Una dose di radiazioni superiore a 0,5 mGy (che equivale approssimativamente all’esposizione annuale da radiazione di fondo) può potenzialmente causare rischi per il feto; per questo la somministrazione è controindicata nelle donne in gravidanza.